‘Applying for a Job in EU’ è stata la prima UdA di liv. B2 che ho svolto in anno di prova quando ho ottenuto il passaggio di ruolo alla scuola secondaria di II grado nel lontano 2014. L’idea mi è venuta dal libro in adozione, un testo della Zanichelli per il Liceo delle Scienze Umane, opzione economico-sociale, che in appendice proponeva il Curriculum Vitae, lessico relativo al lavoro all’estero e un colloquio di lavoro (job interview).
Decisi di inserire l’argomento nella programmazione e, integrato con altri materiali, ritengo possa ritenersi una unità di apprendimento ancora attuale e utile.
- Gli studenti sono invitati a parlare di sé e a condividere desideri e progetti futuri con domande tipo “What are you going to do after school finishes?”, “Are you going to travel abroad next summer?”
- Spiego sinteticamente gli obiettivi di Europa 2020 (rafforzamento delle competenze trasversali per l’occupabilità) e chiedo se stiano considerando l’idea di una vacanza studio-lavoro in un Paese dell’Unione Europea per migliorare le abilità linguistiche e/o cercare una prima occupazione. Chiedo altresì di ipotizzare in quale Stato vorrebbero andare e che tipo di attività svolgere.
Domande utili: “Have you ever thought of…?”, “Would you like to have a working experience in ….?”, “What kind of job would you like to do? - La breve conversazione ha lo scopo di coinvolgere tutti gli studenti, attenuando la paura di esporsi, ed ha anche lo scopo di introdurre il contesto del modulo didattico di cui illustro tutte le fasi compresa la prova di valutazione.
- Viene quindi letto, compreso e discusso il testo sul CV, cercando riscontri in un esempio di CV da compilare (formato europeo).
- Spiego i descrittori delle competenze linguistiche secondo il Common European Framework of Reference for Languages. Gli studenti identificano parole di cui non conoscono il significato e riconoscono parole/strutture grammaticali note.
- Compito a casa: ricerca dei vocaboli di interesse personale quali il titolo di studio che avrebbero conseguito in futuro e la professione desiderata.
- Verifico la comprensione della lezione precedente facendo domande riguardo alle diverse sezioni del CV, es. “What should you mention in the work experience section?, “Could you tell me about your personal skills?”, “What are your interests?”.
- Invito gli studenti a redigere il proprio CV, permettendo la collaborazione e lo scambio di idee. La lavagna raccoglie il contributo degli studenti per ampliare le aree semantiche relative alle abilità personali, agli interessi, alla personalità, all’istruzione/sistema scolastico e alle professioni connesse al diploma o al percorso universitario d’interesse.
Spiego agli studenti che cosa è il portale EURES e mostro come cercare un’attività lavorativa entro i parametri desiderati (tipo di lavoro, tipo di contratto, lo Stato desiderato). Viene analizzata un’offerta di lavoro reale, attività che ha suscitato grande interesse e vivace partecipazione negli studenti, nonostante la complessità del testo. Ho quindi invitato alcuni studenti a ripetere la ricerca con parametri di loro scelta per verificare la comprensione del processo di ricerca.
Compito a casa: ricerca individuale sul portale EURES di un’offerta di lavoro.
- Gli studenti leggono dapprima mentalmente il dialogo esempio di un colloquio di lavoro fornito dal libro di testo. Dopo aver chiarito, su richiesta, il significato di vocaboli o espressioni non note chiedo a due studenti di leggerlo ad alta voce interpretando i due personaggi del dialogo.
Faccio sottolineare le parole “qualifications”, “working experience”, “What type of work are you looking for?”, e sostituire alcune battute con espressioni con significato equivalente o simile (substitution drills). - Chiedo infine a tutti gli studenti di preparare delle risposte personali per rispondere alle domande dell’interviewer, fingendo di essere studenti universitari (pair work). Durante questa attività mostro una slide riassuntiva di vocaboli e frasi utili che sarà ripresa più volte.
Compito a casa: esercizio di abbinamento domande e risposte e riflessione sul comportamento e sulla comunicazione non verbale (do’s and don’t’s).
- Introduco l’importanza che ha all’estero accompagnare il CV con una lettera di presentazione (formale) (covering letter) quando ci si candida ad un’occupazione.
Mi collego quindi al sito di una università inglese che offriva un esempio con parti attive sulle quali il cursore del mouse apriva finestre che descrivevano le varie componenti e davano suggerimenti (uso il passato perché quel link non funziona più). - Esaminiamo gli elementi formali, strutturali e linguistici: formule di apertura e chiusura, frasi complesse (As you will notice from my CV…, This experience has provided me with … skills, I am currently…, I believe I can make a valuable contribution to, I would welcome the opportunity…).
Gli studenti sono quindi invitati ad utilizzarle e completarle in modo personale.
Distribuisco quindi le fotocopie di un format di cover letter che gli studenti completano in classe per una produzione guidata.
Compito a casa: produzione di una cover letter personale, coerente con il CV e l’offerta di lavoro scelta precedentemente. Per approfondire l’argomento e trovare altri suggerimenti utili consiglio anche di visitare il portale italiano cliclavoro.
Quest’ora di lezione è dedicata alla correzione individuale delle produzioni scritte: ogni studente esibisce a turno la cover letter unitamente al CV per il controllo della forma, strutture e funzioni linguistiche, pertinenza e coerenza dei contenuti. Durante la correzione gli altri studenti si esercitano a coppie nella simulazione del colloquio di lavoro.
Come compito finale gli studenti devono prepararsi a sostenere entrambi i ruoli della Job Interview per il role-play che sarà oggetto di valutazione sommativa. A questo scopo viene concessa una settimana.
La verifica finale è consistita in un role-play in cui gli studenti, estratti a sorte, hanno simulato un colloquio di lavoro dal saluto iniziale al congedo: lo studente- datore di lavoro ha intervistato lo studente-aspirante all’impiego sulla base del CV e della cover letter presentati da quest’ultimo.
La valutazione in decimi è stata registrata alla fine di ogni performance e motivata agli alunni in base a criteri di efficacia comunicativa, correttezza linguistica e stilistica e verosimiglianza situazionale.
Piccola curiosità: una studentessa quel giorno è venuta a scuola con un taillleur blu e quando le ho fatto i complimenti mi ha spiegato che era doveroso visto che doveva affrontare un colloquio di lavoro!